Milano Art Week 2025
Una settimana d'arte fra moderno e contemporaneo, in fiera e in città

Milano è tra le prime cinque città europee per vivacità, ricchezza e accessibilità dell'offerta culturale: per questo non può mancare in palinsesto Milano Art Week. Dall'1 al 6 aprile 2025 musei, centri d’arte, fondazioni private e spazi progettuali offrono al pubblico un ricco programma di esposizioni, iniziative, performance, inaugurazioni e aperture speciali.
Cuore della settimana è Miart, dove l'arte contemporanea di tutto il mondo si incontra in fiera con le esposizioni di 179 gallerie provenienti da 30 Paesi.
Il calendario completo di Milano Art Week è disponibile sul sito ufficiale. Qui sotto trovi gli highlight del programma, per segnare in agenda il tuo percorso d’arte.
A cento anni dalla nascita, miart e Milano Art Week celebrano la figura di Robert Rauschenberg, l’artista della seconda metà del Novecento vicino a Barnett Newman, Jackson Pollock, Mark Rothko, famoso per le sue opere new dada e di pop art.
Il suo unire pittura e scultura nelle serie dei Combines, in cui il colore viene arricchito con incisioni, tagli, pezzi di legno o ritagli di giornale, o addirittura oggetti di scarto che trovava per le strade di New York, diventa la sua firma distintiva, che gli vale anche il Gran Premio della Pittura alla Biennale di Venezia del 1964.
Il titolo di questa edizione di miart, Among friends, omaggia la figura di Rauschenberg e i principi base del suo lavoro: apertura al mondo, interdisciplinarietà, dialogo e collaborazione.
Proprio per rafforzare il tema dell’amicizia e della cooperazione tra le parti, la fiera si allarga e si sviluppa in città con numerose iniziative di Milano Art Week.
Al Museo del Novecento, accanto al riallestimento delle sezioni della collezione permanente Controverse modernità [Anni 20-40] e Segno e materia [Anni 50-60], viene allestita la mostra Rauschenberg e il Novecento, che mette in dialogo le opere del Museo e una selezione di opere significative di Rauschenberg.
In Triennale Milano la mostra John Giorno: a labour of LOVE esplora le molteplici forme di amicizia, ma anche di dialogo e supporto all’interno del mondo della cultura, del poeta e performer americano, vicino ad artisti da Andy Warhol a Robert Rauschenberg.
Alle Gallerie d’Italia, sempre in occasione del centenario di Rauschenberg, nel caveau di Piazza Scala viene esposta una selezione di capolavori dell’artista dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo.
Una mostra d’eccezione si apre nei giorni della Milano Art Week: Fondazione Luigi Rovati prosegue il percorso avviato dal Mart di Rovereto (dal 7 dicembre al 16 marzo) proponendo una selezione di opere iconiche che mettono in luce l'influenza esercitata dalla cultura etrusca sugli artisti italiani del Novecento nell’esposizione Etruschi del Novecento.
Reperti archeologici sono esposti accanto ad opere di cui sono stati ispirazione, insieme a documenti, libri e riviste, come testimonianza dell'interesse degli artisti influenzati dall’estetica "anticlassica" dell’arte etrusca.
Al Piano Ipogeo quindi il visitatore viene accolto dal Leone Urlante (1957) di Mirko Basaldella, nella sezione Ispirazioni vasi degli anni Venti di Gio Ponti in porcellana e oro sono accostati ad ampolle etrusche per gli oli. La cista in ceramica La passeggiata archeologica di Gio Ponti e Libero Andreotti - realizzata nella seconda metà degli anni Venti e in prestito dal Museo Poldi Pezzoli - fa eco a una cista etrusca, contenitore per riporre gioielli e cosmetici in bronzo, dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma).
Nello Spazio Bianco per la prima volta sono esposte integralmente le serie di Paolo Gioli Etruschi (1984) e Copertine (1985) di Alighiero Boetti.
La mostra continua anche al di fuori della Fondazione a Villa Necchi Campiglio e al Museo del Novecento, che ospitano capolavori che arricchiscono il percorso ma non possono essere spostati.
Moltissime mostre arricchiscono la scena della città durante Milano Art Week: a Palazzo Reale, Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti contemporanei punta i riflettori sugli artisti presenti nell’inedita e prestigiosa sezione contemporanea della Collezione Giuseppe Iannaccone. Le opere creano dialogo sui più importanti temi sociali come il rapporto con il corpo, l’identità in continua evoluzione, il multiculturalismo e le complesse interazioni tra Oriente e Occidente.
La Sala delle Cariatidi del Palazzo negli stessi giorni ospita anche la mostra site-specific di Nico Vascellari, che dialoga con la storia e l’architettura dello spazio, traendo ispirazione in particolare dagli eventi del XX secolo che ne causarono la quasi totale distruzione durante il bombardamento di Milano del 1943, e dalla successiva monumentale esposizione nel 1953 di Guernica di Pablo Picasso.
Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore al Mudec- Museo delle Cuture rilegge le collezioni etnografiche come uno spazio di oggetti legati al viaggio, oltre a favorire la riflessione sui vari aspetti di questo tema.
Anche il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea propone una mostra che vuole spingerci ad andare al fondo di tematiche importanti: qui viene allestita la prima grande personale in Italia dell’artista iraniana Shirin Neshat, che ha fatto della riflessione potente sulle identità e sulle contraddizioni del mondo contemporaneo il fulcro centrale della sua arte.
Museo Poldi Pezzoli apre La seduzione del colore. Andrea Solario e il Rinascimento tra Italia e Francia, un’importante esposizione realizzata in collaborazione con il Museo del Louvre, presentando opere mai esposte prima fuori dalla Francia.
Fondazione Prada inaugura Typologien, un’estesa indagine sulla fotografia tedesca del Novecento a cura di Susanne Pfeffer, e presenta NADA di Thierry De Cordier, una mostra che riunisce dieci dipinti di grandi dimensioni che indagano il tema della “grandezza del nulla”.
Pirelli HangarBicocca presenta la prima grande antologica in Europa dedicata all’artista giapponese Yukinori Yanagi e la mostra personale dell’artista e compositore elettroacustico Tarek Atoui.
A fare da ponte tra Milano Art Week e Milano Design Week, che si svolge nella settimana successiva, dal 6 aprile inaugura Bob Wilson. Mother, installazione che crea un dialogo tra la Pietà Rondanini di Michelangelo e Stabat Mater, il capolavoro musicale del compositore estone Arvo Pärt, al Museo della Pietà del Castello Sforzesco.